“Un fenicottero chiamato Tango” è il titolo del cartone animato presentato in anteprima alla Fiera del Libro, a Macomer, e successivamente in occasione della “Festa d’autunno”, uno dei 4 appuntamenti stagionali tenuti ogni anno nell’ambito del progetto Marghine Cuore di Sardegna dell’Associazione Badde Salighes 1879
La strategia di comunicazione adottata nel progetto è quella di utilizzare linguaggi nuovi, con il ricorso a produzioni multimediali originali, fortemente caratterizzati per contenuti, trama, protagonisti, dalle relazioni con il Territorio e la Comunità locale.

Con una nuova suggestione che esalta i sentimenti più positivi a sostegno della socialità, delle relazioni, dei valori aggreganti, è stato pensato il cortometraggio che costituisce uno strumento al tempo stesso moderno e romantico per sensibilizzare adulti e bambini verso il tema così grande e così poco conosciuto di progetti di sviluppo locale.

Il cortometraggio, nato da un’idea originale di alcuni soci quali Antonella Arca e Gustavo Gini, ha come obiettivo quello di dialogare con i bambini “da 0 a 100 anni”, scoprendo o riscoprendo sensibilità e attenzioni che spesso le vicende anche tese della vita rischiano di relegare nell’oblio. Una nuova forma di comunicazione può coinvolgere meglio la Comunità che riscopre se stessa ed i motivi fondativi della convivenza, anche in relazione al Territorio che ospita.

La crescita e rafforzamento del sistema di relazioni sociali nel Territorio, in una prospettiva di crescente benessere sociale della Comunità è l’obiettivo del progetto: il messaggio è trasmesso anche con le avventure di due amici, il fenicottero Tango ed il gabbiano Jonathan, trattando di diversità e di solidarietà.

Il protagonista, Flamenco, sente il bisogno di scoprire, di conoscere, di capire. E’ attratto da altre culture e si innamora di un ballo diverso, il tango, che nessuno della sue specie consce e pratica. Arriva per questo a Cagliari, città che ama il tango e sente anche il bisogno di fermarsi, di trovare luoghi nei quali interrompere il suo viaggio; lì incontrerà degli amici superando le barriere psicologiche e trovando relazioni forti e sentimenti condivisi. Per amicizia affronta una sfida per lui impossibile, quella di volare verso l’entroterra, lontano dal mare e dalle paludi, superando montagne e foreste. La forza dell’amicizia e la volontà di ritrovare gli amici perduti lo condurranno in un posto fantastico che potrà diventare spazio di incontro, scambio e sintesi tra le culture internazionali e luogo fertile di opportunità.

Significativa a tal proposito è la scena conclusiva della narrazione ed esplosione del senso supremo della storia, in cui il fenicottero, poi raggiunto dai suoi simili, incontra l’anziano pescatore nella tenuta di Badde Salighes, luogo al centro della Sardegna nel quale nel 1879 venne costruita dall’Ingegnere Gallese Benjamin Piercy la prima azienda agricola moderna, che oggi sarebbe modello di sostenibilità.

L’incontro con l’anziano, detentore di antichi saperi e simbolo di un profondo legame tra l’uomo e la natura, porta alla riflessione sintetizzata nelle scene finali. Nella rappresentazione dei luoghi la Sardegna, in cui i suoi paesaggi antropici e la sua storia sono ancestrali custodi, si pone come luogo austero e fiero per un’auspicata visione di società: la memoria viva e consapevole degli antenati, la presenza ai luoghi ed alla Comunità, la consapevolezza del passato e del presente sia terreno fertile e accogliente in cui impiantare virtuosi mutamenti sociali e far fiorire la creatività per il futuro.

Guarda il cartone qui

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