Come capire la differenza che vi è tra il business sociale ideato da Muhammad Yunus e le imprese sociali? Come si differenzia il loro operato?

Ciò che distingue le imprese con finalità sociali dalle imprese sociali è la natura giuridica. In Italia le imprese sociali sono disciplinate ai sensi del D. Lgs 112/17 (che ha sostituito il precedente D. Lgs 155/06), l’articolo 1 definisce la Nozione e qualifica di impresa sociale “Possono acquisire la qualifica di impresa sociale tutti gli enti privati, inclusi quelli costituiti nelle forme di cui al libro V del codice civile che, in conformità alle disposizioni del  presente decreto,  esercitano  in  via  stabile  e   principale   un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, adottando modalità di gestione  responsabili  e  trasparenti  e  favorendo  il  più  ampio coinvolgimento dei lavoratori,  degli  utenti  e  di  altri  soggetti interessati alle loro attività”[1]. Tale tipo di imprenditorialità può essere svolta per un interesse sociale e con un’azione di beneficienza oppure con un’attività che può ricavarne un utile o meno. Nel business social, invece, non si hanno perdite, non si distribuiscono i dividendi e ha un obiettivo sociale.

Gli obiettivi dei due modelli, possono essere simili ma diversa è la forma aziendale.

Il business sociale non fa affidamento sulle donazioni, anche perché queste una volta esaurite porterebbero a cercarne di altre per poter sostenere il proprio operato.  In questo tipo di business, invece, chi ne usufruisce non accetta passivamente una donazione ma gioca un ruolo attivo nel sistema economico. Perché l’azione del business sociale possa attivarsi ha bisogno di un progetto per svilupparsi. Ovviamente se una determinata zona è stata colpita da una catastrofe o un cataclisma inaspettato, ha bisogno di un aiuto immediato che possa far fronte ai bisogni primari della popolazione e dunque in questo caso il business sociale, nell’immediato, non potrebbe risolvere la situazione.

Non è necessario che ogni attività imprenditoriale funzioni in questo modo, ma sicuramente è necessario pretendere un’imprenditorialità responsabile senza mettere a rischio l’esistenza di alcun essere presente nella Terra e che segua regole di responsabilità sociali e politiche stabilite dalle autorità nazioni e internazionali.

L’idea del business sociale è da ricondursi all’idea di Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace nel 2006, laureato in Economia è stato docente in diverse Università, grazie al suo operato attraverso la Grameen Bank[2] ha creato un sistema definito mancante nel sistema capitalistico. La Grameen Bank oltre a gestire il micro credito si impegna anche in obiettivi sociali e a dar vita a programmi rivolti a tutti gli aspetti fondamentali della vita.

“Si può fare! Come il business sociale può creare un capitalismo più umano” Muhammad Yunus, Feltrinelli 2012

[1] https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/07/19/17G00124/sg

[2] http://www.grameen.com/

Condividilo su