La Rete delle Associazioni – Comunità per lo Sviluppo esprime la più netta contrarietà alla possibilità di ospitare in Sardegna scorie nucleari.

Con la pubblicazione della Carta delle aree idonee ad ospitare il Deposito Nazionale, tra cui figurano molte aree situate in Sardegna, si apre la fase di consultazione pubblica sulla base delle procedure stabilite dal decreto legislativo n. 31 del 2010.

La Rete delle Associazioni ritiene urgente una iniziativa politica forte e unitaria per escludere definitivamente che la Sardegna possa diventare sede del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi.

Il Consiglio Regionale esprima una ferma e decisa posizione di contrarietà e di indisponibilità dell’intera isola, in rappresentanza degli 850.000 sardi che a Maggio 2011 hanno detto NO alla installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti di stoccaggio di scorie radioattive.

Tutte le altre argomentazioni importantissime (condizione di insularità, peso delle servitù militari, questioni ambientali, paesaggistiche, turistiche, spopolamento, ecc.) servono a rafforzare una scelta democratica che i cittadini sardi hanno già compiuto in modo nettissimo, esprimendo con oltre il 97% la contrarietà a qualunque ipotesi di nucleare nella nostra Isola.

Sarà importante tenere alta la mobilitazione, chiamare i Consigli Comunali a riconfermare il NO al nucleare, chiedere al mondo della ricerca e della cultura una presa di posizione chiara e netta, chiedere al mondo del lavoro, delle imprese e della produzione e a tutti i sardi di costruire attorno a questa battaglia una forte unità di popolo.

La Sardegna intera dica No al nucleare e pretenda rispetto della volontà democratica dei cittadini sardi.

Borore, 6 gennaio 2021

 

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